FERRARA

COMUNICATI STAMPA FERRARA

Compensazione del credito d’imposta: un colpo alla spinta innovativa delle aziende

Nella Legge di Bilancio 2026 scompare la possibilità di compensare i crediti generati dagli investimenti in tecnologia 4.0 e 5.0

FERRARA, 8 novembre 2025 – “Un duro colpo alla spinta innovativa e al ricambio generazionale in agricoltura”. Questo il primo commento del presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, Stefano Calderoni, sull’ articolo 26 della bozza della Legge di Bilancio 2026, che dal 1° luglio del prossimo anno impedirà la compensazione dei crediti d’imposta – generati dal piano Transizione 4.0 e 5.0 – con i contributi Inps.

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Un progetto concreto per la transizione ecologica

FERRARA, 27 ottobre 2025 – La vera transizione ecologica e l’autonomia energetica devono passare dalle aree urbanizzate e dai “tetti” degli edifici delle città e delle aree rurali. Questo l’obiettivo della partenship – ufficializzata oggi nel corso di una conferenza stampa – tra Legacoop Estense e Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, in collaborazione con la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) Castello Green House. Il progetto prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici – che potranno accedere al contributo del 40% previsto dal bando PNRR – con l’obiettivo primario di favorire l’autonomia energetica e la sostenibilità del territorio ferrarese.

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Pac nel Fondo unico: danni incalcolabili per la tenuta dell’agricoltura e delle aree interne

FERRARA, 12 luglio 2025 – “Agricoltura sotto attacco. Non arriviamo al fondo!” è lo slogan della campagna di mobilitazione messa in campo in queste settimane da Cia-Agricoltori Italiani, che riassume perfettamente l’obiettivo dell’associazione: no alla Pac in un Fondo Unico per non affondare un settore essenziale per la produzione di cibo e la tenuta economica dei territori.

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Pericoltura: cascola in aumento e il “ritorno” della cimice asiatica

L’aumento della cascola delle pere, ovvero la ovvero la caduta prematura dei frutti e la cimice asiatica che, lungi dall’essere stata debellata, sta danneggiando i pereti soprattutto biologici. C’è preoccupazione tra i produttori frutticoli di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara che speravano in un ritorno a produzioni se non nella media, ma almeno sufficienti a garantire reddito e copertura degli investimenti.

Naturalmente è presto per fare bilanci ma la fotografia, a poche settimane dall’inizio della raccolta delle pere estive, non è così positiva, come spiega Sergio Tagliani, responsabile del settore frutticolo dell’associazione e produttore: “A maggio abbiamo osservato un aumento anomalo della cascola in quasi tutti gli areali produttivi, soprattutto nelle varietà Abate e Decana – spiega Tagliani – dovuto con tutta probabilità alle piogge persistenti che hanno saturato il terreno, causando asfissia radicale e indebolendo le piante, che reagiscono perdendo i frutti prima del tempo. Questo potrebbe compromettere nuovamente la produttività e la tenuta di un comparto che ha attraversato annate decisamente difficili e sperava di risollevarsi”.

Sono, dunque, i cambiamenti climatici a cambiare le carte in tavola e a mettere a rischio un potenziale produttivo di un areale che è da anni in profonda sofferenza e cha sta vissuto una fase di estirpi davvero intensa e preoccupante. In questo contesto le aziende stanno registrando un ritorno consistente ed emergenziale della cimice asiatica sul biologico ma non solo, come spiega Antonio Fioravanti, pericoltore di Copparo:

“Nel copparese la situazione è molto preoccupante: nel mio frutteto su alcune varietà come l’Abate c’è davvero un’invasione di cimici, ma non credo sia un fenomeno isolato perché ho parlato con altri agricoltori del territorio e accade lo stesso nelle loro aziende, anche sulle pere estive come la Santa Maria. Non è un azzardo dire che la situazione quest’anno è, a mio avviso, ancora peggio del 2019 e 2020 e, pur non potendo ancora quantificare il danno, penso che trovare una pera commerciabile sarà durissimo. Una recrudescenza, anche sul biologico, che non ci aspettavamo perché sono stati fatti degli investimenti sulle reti di protezione e gli interventi di lotta biologica, come l’introduzione della vespa samurai (Trissolcus japonicus) che sembrava aver portato in alcuni areali buoni risultati. Non so se sia finito l’effetto, non so se la cimice ha sviluppato una resistenza alle molecole per la difesa, quelle poche che avevano una qualche efficacia. L’unica cosa certa è che gli insetti dalla parte più aerea si stanno spostando verso il basso e temo che nel momento della raccolta ci sarà poco prodotto sano, realisticamente potrebbe esserci un danno del 70-80%. Inutile ma credo ancora necessario – conclude Fioravanti – ribadire che la pericoltura è ancora un settore strategico per l’economia agricola locale e ci sono aziende che, nonostante le difficoltà, hanno deciso comunque di investire in nuovi impianti, invertendo la tendenza dell’estirpo e dimostrando davvero di avere coraggio e perseveranza. Ma certo è fondamentale che in questo contesto, dove le insidie climatiche sono all’ordine del giorno, persistono le fitopatologie e la cimice è tutt’altro che debellata, le istituzioni continuino a sostenere la ricerca e gli agricoltori, affinché si possano adottare strategie efficaci e sostenibili per proteggere le nostre pere”.

Orticole: servono soluzioni per continuare a garantire rotazione e reddito

BOSCO MESOLA – Quanto ancora durerà ancora la deroga per l’utilizzo in emergenza dei fumiganti contro i nematodi che colpiscono le principali orticole? Si tratta della domanda che i produttori di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara che conducono aziende vocate all’orticoltura si pongono ormai ogni anno, con il rischio che da una stagione all’altra le molecole vadano definitivamente fuorilegge.

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Turismo lento e valorizzazione della biodiversità per il rilancio delle aziende agrituristiche

I dati Istat sull’andamento delle attività agrituristiche in Emilia-Romagna indicano che il bilancio tra agriturismi che chiudono e aziende che scelgono, invece, di innovare con nuove proposte e attività è negativo. Nel 2023 le aziende agrituristiche erano circa 1220 con una perdita di poco più del 2% rispetto al 2022: una tendenza che la Regione ha cercato di limitare con uno stanziamento di 12,1 milioni di euro per progetti di diversificazione e sviluppo delle attività agrituristiche, mirati a contrastare lo spopolamento delle aree rurali e incentivare la crescita economica.

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Canapa industriale: un passo avanti verso la modifica della norma

FERRARA, 3 maggio 2025 – Un importante passo avanti per salvare la filiera della canapa industriale arriva dal coordinamento degli assessori regionali alle Politiche Agricole che, all’unanimità, ha riconosciuto le ragioni della filiera agricola del fiore di canapa industriale e ha formalmente richiesto al Governo la modifica dell’articolo 18 del Decreto Sicurezza. Un risultato importante e un passaggio politico di grande rilievo, che conferma l’autorevolezza e l’efficacia dell’azione sindacale di Cia-Agricoltori Italiani a tutti i livelli, che si è battuta per bloccare un provvedimento che nulla a che vedere con la sicurezza dei cittadini e la lotta contro al consumo di sostanze psicotrope non legali.

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Fondo Agricat: arrivati i risarcimenti, ma lo strumento va fortemente rivisto

FERRARA, 10 aprile – “Sono serviti due anni, un tavolo tecnico permanente per fare chiarezza sulle domande rigettate e non poche proteste da parte di aziende agricole e associazioni di categoria per veder arrivare sui conti correnti aziendali i risarcimenti per i danni subiti nel 2023 a seguito delle gelate tardive e dell’alluvione” – commenta  Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara, per spiegare il lungo e travagliato percorso per ottenere gli indennizzi dovuti alle aziende per danni catastrofali assicurati da Agricat.

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