I dati elaborati dall’Istat sull’andamento delle superfici coltivate a pero in Emilia-Romagna sembrano tracciare in maniera inesorabile il destino di una delle produzioni tipiche ferraresi. Dal 2013 al 2022 siamo passati da circa 22mila ettari a poco più di 15mila e anche nel 2023 non si fermano gli estirpi su tutto il territorio ferrarese, in particolare della varietà Abate.
Cia – Agricoltori Italiani Ferrara contesta in maniera decisa le scelte del Governo in materiale fiscale. L’aver tolto la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito è una doccia fredda per chi aveva programmato interventi di efficientamento energetico delle abitazioni rurali o ristrutturazioni edilizie in genere e si tratta di una decisione che va a discapito dei redditi medio-bassi e favorisce, in sostanza, i più ricchi o “capienti”.
GORO (FE) – La vongola verace costa troppo per chi la va a comprare in un qualsiasi supermercato non solo emiliano-romagnolo ma di tutto il Nord Italia. A metà gennaio in una nota catena di supermercati in provincia di Milano era venduta a 18,90 euro/kg e nella stessa settimana veniva pagata ai produttori di Goro, zona produttiva d’eccellenza nel ferrarese, a 6,50 euro/kg. Il problema, secondo Marco Ballarini, socio della cooperativa “Alba Nuova” e consigliere nazionale di Pescagri è evidente: “La speculazione lungo la filiera della vongola verace, con prezzi che triplicano durante i passaggi dalla produzione ai banchi dei supermercati, sta facendo diminuire i consumi”. Una situazione grave che si aggiunge alle problematiche incontrate la scorsa estate, quando le alte temperature hanno provocato l’asfissia delle vongole provocando cali produttivi anche del 30-40% e all’attuale rallentamento della pesca.
I pensionati agricoli di ANP – Cia – Agricoltori Italiani Ferrara hanno fatto il punto oggi, 15 dicembre, sullo stato di salute del sistema sanitario regionale e provinciale nel corso del convegno “Sanità pubblica: un diritto da salvaguardare”. All’evento hanno partecipato: Gianni Michele Padovani, presidente della Provincia di Ferrara; Andrea Baldini, sindaco di Argenta e consigliere provinciale; Bruno di Lascio, presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara; Pierino Liverani, presidente ANP regionale; Marcella Zappaterra, consigliera Regionale, membro della Commissione Sanità e Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara.
Il nostro presidente Stefano Calderoni e il direttore Luca Simoni insieme alla Consulta agricola provinciale del territorio di Ferrara hanno incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi. Presenti anche gli altri rappresentanti delle associazioni agricole e agroalimentari del ferrarese, tra cui UnaPera, l’associazione delle organizzazioni di produttori della Pera dell’Emilia-Romagna.
La gestione e il controllo della fauna selvatica rimane un nodo cruciale per Cia-Agricoltori Italiani Ferrara che sta seguendo diverse segnalazioni di agricoltori che hanno subito danni alle produzioni, provocati principalmente dai numerosi esemplari di daini presenti nell’area di Comacchio attigua al Parco del Delta. Danni che spesso non vengono risarciti, a causa di un sistema di norme che non tiene conto delle necessità operative delle aziende e dei costi necessari per gestire i dispositivi di protezione.
Prezzi dell’ortofrutta pagati agli agricoltori “sottocosto” che sugli scaffali dei supermercati aumentano in maniera incontrollata, ben oltre l’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, elaborati da Cia-Agricoltori Italiani, i prezzi di frutta e verdura nel percorso dal campo alla tavola sono lievitati del +300%, a fronte di prezzi pagati all’origine costantemente al di sotto dei costi produzione. Un forte squilibrio lungo le filiere che da un lato pesa sulle aziende rimaste senza marginalità, dall’altro ha fatto registrare una contrazione del -10% sui consumi di ortofrutta nelle famiglie negli ultimi dodici mesi.
La volontà di investire, innovare ed espandere la propria azienda con passione e determinazione, in un periodo storico difficile per l’allevamento. Questa la principale motivazione che ha spinto il Comune di Portomaggiore ad assegnare, nell’ambito dell’Antica Fiera, un riconoscimento alla società agricola di Gianfranco e Domenico Tomasoni.
Iniziata in tutto il territorio ferrarese la raccolta del mais da granella e, come è accaduto per quasi tutte le colture a causa della siccità, il bilancio non è positivo.
Ancora una volta è il clima, ormai caratterizzato dall’alternanza di aventi estremi, il peggiore nemico dell’agricoltura. Il lunghissimo periodo siccitoso è finito e, ampiamente previsti, sono arrivati fenomeni altrettanto calamitosi: nubifragi, grandinate, forte vento e trombe d’aria dalla forza distruttiva enorme, hanno caratterizzato nei giorni scorsi tutto il ferrarese.