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Ludopatia, grande partecipazione all’incontro promosso da Anp

Si è svolto all’Agriturismo La Valle dei Conti di Calisese (Cesena) il convegno “Ludopatia: fenomeno in crescita tra giovani tra i 15 e i 21 anni e anziani”. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione nazionale pensionati (Anp) di Cia Romagna per riflettere sul tema della dipendenza dal gioco d’azzardo con Edoardo Polidori, Direttore Unità operativa Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Forlì e di Rimini. Sono intervenuti anche Danilo Misirocchi, Presidente Cia-Agricoltori Italiani Romagna; Wiliam Signani, Presidente Associazione nazionale pensionati (Anp Romagna) e Pierino Liverani, Presidente Anp Emilia-Romagna.

 

Difendersi dal lupo: consulenza gratuita dalla Regione Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione di tutte le Aziende zootecniche l’assistenza gratuita di un tecnico esperto per individuare i sistemi di difesa dagli attacchi da lupo più idonei alle specifiche modalità di allevamento. Per richiedere assistenza tecnica inviare una mail a DifesaLupo@regione.emilia-romagna.it o lasciare un messaggio alla segreteria telefonica del numero 051 6375090.

Ludopatia, fenomeno in crescita: convegno Anp

Ludopatia: fenomeno in crescita tra giovani dai 15 ai 21 anni e anziani
Venerdì 19 Luglio 2019, ore 17, Agriturismo La Valle dei Conti (via Montiano, 797 – Calisese – Cesena).

Programma:
– ore 17.00 – Ritrovo presso Agriturismo La Valle dei Conti

– ore 17.30 – Inizio Convegno
Presiede Danilo Misirocchi – Presidente Cia Romagna
Introduce Wiliam Signani – Presidente ANP Romagna
Relaziona Dott. Edoardo Polidori – Direttore UO Dipendenze Patologiche di Forlì e di Rimini
Conclude Pierino Liverani – Presidente ANP Emilia – Romagna

– ore 19.30 – cena

Quota di partecipazione € 25,00
Prenotarsi presso le sedi ANP/Cia oppure ai seguenti numeri:
Oretta Pedini 339 1194994 – Cavina Sante 339 7407844 – Succi Ettore 329 2974364 –
Giunchi Sergio 347 3079282 – Liverani Pierino 335 5653601 – Bucci Novella 347 6897807

Locandina ANP iniziativa Ludopatia 19.07.19

Ancora maltempo in luglio: importante segnalare i danni

Il maltempo che ha colpito l’Italia nella prima decade di luglio ha avuto effetti immediati sull’agricoltura, in un momento molto delicato dell’anno. Per il settore, infatti, questo è un periodo particolarmente importante dove bombe d’acqua, grandine e sbalzi di temperatura possono mettere a rischio il lavoro di un anno e tagliare le produzioni almeno del 20%. In Romagna si registrano danni per grandinate intense in zona Savignano, nel faentino e alta collina ravennate, in particolare a Casola Valsenio. Danni da vento a macchia di leopardo sono stati segnalati soprattutto vicino alla costa. Cia Romagna ricorda che la normativa prevede lo sgravio fiscale e contributivo a favore delle imprese agricole che hanno almeno il 30% della Plv danneggiata, osservando però che purtroppo le dotazioni finanziarie risultano insufficienti. Cia Romagna sollecita gli associati a segnalare gli eventi accaduti e a compilare le schede da inviare ai Servizi territoriale agricoltura, caccia e pesca regionali per una prima segnalazione dei danni da calamità naturale. Il modello è disponibile online e presso gli uffici di zona di Cia Romagna.

Anp Romagna anche in Prefettura a Forlì-Cesena

L’Associazione nazionale pensionati (Anp) di Cia Romagna ha consegnato anche al Capo di Gabinetto della Prefettura di Forlì-Cesena il documento programmatico “Il paese che vogliamo”

Una delegazione dell’Associazione nazionale pensionati (Anp) di Cia – Agricoltori Italiani Romagna, nei giorni scorsi, è stata ricevuta anche dal Capo di Gabinetto della Prefettura di Forlì-Cesena Valentina Sbordone, facente le veci del Prefetto Antonio Corona, impegnato in altro contesto. I rappresentanti dell’Anp- Cia Romagna hanno illustrato il documento programmatico redatto in occasione dell’Assemblea nazionale dell’Anp di aprile, in cui sono stati denunciati dall’Associazione i pressanti problemi dei pensionati e sollecitati adeguati interventi.

Intitolato “Il paese che vogliamo: pensioni dignitose, servizi socio-sanitari nelle aree rurali, servizi di cittadinanza, valorizzazione del ruolo sociale dell’anziano nella società”, il documento contiene proposte e rivendicazioni nei confronti del Governo nazionale per l’aumento delle pensioni minime, per welfare e servizi. L’Anp – Cia si è rivolta ai Prefetti del territorio chiedendo loro di interessarsi nei confronti del Governo nazionale per rappresentare il disagio in cui vivono moltissimi pensionati e per rimarcare che, se non si interviene adeguatamente, le difficoltà non mancheranno nemmeno per i pensionati di domani, i giovani di oggi.

L’incontro è stato molto esaustivo e la Dottoressa Sbordone (Capo di Gabinetto della Prefettura) si è dimostrata altamente interessata alle problematiche approfondite e si è fatta carico di redigere un documento a firma del Prefetto da inviare ai Ministeri interessati delle politiche agricole, politiche economiche, del lavoro e del welfare.

All’incontro con il Capo di Gabinetto Valentina Sbordone (al centro nella foto) erano presenti (da sinistra, nella foto): Sergio Giunchi, Coordinatore Anp – Cia Romagna zona di Cesena e membro della Giunta Anp Romagna; Manuela Guidi, Direttore Patronato Inac – Cia Romagna di Forlì-Cesena; Wiliam Signani, Presidente Anp Romagna; Ettore Succi Coordinatore Anp – Cia Romagna zona di Forlì e membro della Giunta Anp Romagna.

L’Anp – Cia Romagna incontrerà anche il Prefetto di Rimini. Ha già incontrato il Prefetto di Ravenna.

Per approfondire l’azione dell’Anp e il documento politico clicca qui

Anp Romagna ricevuta dal Prefetto di Ravenna. In agenda anche gli incontri con i Prefetti di Forlì-Cesena e di Rimini

Anp Romagna consegna al Prefetto di Ravenna il documento “Il paese che vogliamo: pensioni dignitose, servizi socio-sanitari nelle aree rurali, servizi di cittadinanza, valorizzazione del ruolo sociale dell’anziano nella società”

L’Anp Cia – Agricoltori Italiani Romagna ha incontrato il Prefetto di Ravenna, Enrico Caterino, e ha illustrato il documento redatto in occasione dell’Assemblea nazionale di aprile, in cui sono stati denunciati dall’associazione i pressanti problemi dei pensionati e sollecitati adeguati interventi. Intitolato “Il paese che vogliamo: pensioni dignitose, servizi socio-sanitari nelle aree rurali, servizi di cittadinanza, valorizzazione del ruolo sociale dell’anziano nella società”, il documento contiene proposte e rivendicazioni nei confronti del Governo nazionale per l’aumento delle pensioni minime. Il Prefetto Caterino ha preso l’impegno di portare ai tavoli ministeriali le istanze dell’Anp contenute nel Documento politico ricevuto.

All’incontro con il Prefetto Caterino (al centro nella foto) erano presenti (da sinistra, nella foto): Fabrizio Rusticali, Direttore di Cia Romagna; Wiliam Signani, Presidente Anp Romagna; Sante Cavina, coordinatore Anp zona di Ravenna e coordinatore del Cupla Bassa Romagna; Miriam Bergamo, Responsabile servizi alla persona di Cia Romagna.

Prossimamente, l’Anp Romagna incontrerà anche i prefetti delle province di Forlì-Cesena e di Rimini.

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Agricoltura: il flagello continua

La situazione delle campagne dopo le prime ricognizioni post maltempo del 22 giugno 2019

L’estremizzazione del clima colpisce ancora. Nel pomeriggio di sabato 22 giugno 2019 il maltempo ha flagellato anche la Romagna, dove i danni hanno riguardato soprattutto automobili in strada e il già pesantemente martoriato settore agricolo. “La situazione è molto grave, anche perché si aggiunge ai pesanti danni di maggio che avevano già superato, secondo le prime stime, i 60 milioni di euro nella nostra regioneafferma il presidente di Cia – Agricoltori Italiani Romagna, Danilo MisirocchiA fasce, e con diversa intensità, tutta la Romagna è stata interessata: dalla dorsale appenninica, alla pianura al mare”.

Albicocche, pesche, susine, pere, uva, grano, orzo, mais, orticole, sementiere: di nuovo sotto stress, di nuovo verifiche per cercare di capire quali conseguenze ci saranno sulle colture dopo gli ultimi violentissimi temporali del 22 giugno 2019. Molte le colture a ridosso della raccolta, altre in maturazione. Alcune colture, come ad esempio alcune sementiere, erano già in affanno per le temperature troppo alte e il troppo secco di giugno.

Dalle prime ricognizioni post maltempo emerge che l’area ravennate è stata la più colpita:

  • devastato il territorio di Massa Lombarda da forte grandinata con grandi chicchi e raffiche di vento;
  • sfiorato Conselice, mentre nella frazione di San Patrizio grandinata ingente;
  • Lugo, in frazione di Santa Maria In Fabriago: grandinata accompagnata da forti raffiche di vento ha causato danni ingenti alle colture e alle strutture: impianti di vigneto rovesciati e capannoni agricoli con tetti e pareti divelte;
  • Sempre nel lughese fortemente colpite le frazioni di Bizzuno e San Potito;
  • Bagnacavallo, forte grandinata in frazione Masiera con ingenti danni alle colture;
  • grandinata disastrosa ha attraversato Fusignano fino ad Alfonsine Nord frazione Taglio Corelli

Alcune aziende hanno segnalato oltre alla grandine, anche caduta di filari di vigneto. Mais steso a terra in quasi tutte le frazioni colpite dalle raffiche di vento.

In una nota, l’Assessore regionale Caselli ha preannunciato la richiesta dello stato di calamità al Governo e l’avvio immediato della delimitazione delle aree colpite ai fini previdenziali, degli ammortizzatori sociali e del rinvio delle rate dei finanziamenti bancari.

La normativa prevede lo sgravio fiscale e contributivo a favore delle imprese agricole che hanno almeno il 30% della PLV danneggiata. Gli ulteriori interventi previsti dalla normativa, da tempo, sono inefficaci a causa delle inconsistenti dotazioni finanziarie.

“Danni che si aggiungono a dannisottolinea Misirocchie che compromettono sempre più l’agricoltura di un intero territorio, la liquidità delle aziende agricole (già in affanno da tempo non solo a causa del meteo), con effetti che si riversano anche sull’indotto”.

Più tutele e maggiore sostegno: lo chiedono le Donne in Campo Romagna

Le imprenditrici agricole romagnole hanno bisogno di più tutele e maggiore sostegno per poter svolgere la loro attività, così importante per la tutela e la crescita del territorio. Sono 443 le aziende agricole con titolari donne associate a Cia Romagna che, con l’associazione Donne in Campo coordinata da Stefania Malavolti, vuole dare voce alle loro esigenze e lavorare per raggiungere piena parità, opportunità e diritti.

Il 13 giugno 2019 a Cesena, Donne in Campo Romagna ha organizzato la sua prima iniziativa pubblica sul tema dell’imprenditoria femminile agricola, inizio di un percorso di confronto con le istituzioni. Accanto a Stefania Malavolti sono intervenuti il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, l’assessora regionale alle Pari opportunità Emma Petitti e la responsabile Servizi alla persona di Cia Romagna, Miriam Bergamo.

Le donne imprenditrici, è stato ricordato, sono ancora troppo poche in Italia e Romagna: rappresentano il 22,6% delle imprese a livello nazionale, percentuale che scende al 20,6% se guardiamo al territorio di Forlì-Cesena, 20,9% a Ravenna, 21,9% a Rimini. Le imprese femminili agricole rappresentano a loro volta solo una piccola fetta di queste: sono il 17,9% di quelle femminili a Forlì-Cesena, 15% a Ravenna, 7,3% a Rimini, e dal 2017 al 2018 sono diminuite (dati 2018 tratti dalle Camere di Commercio di Ravenna e della Romagna).

“Come Donne in Campo Romagna abbiamo incontrato le imprenditrici agricole del territorio e raccolto i loro problemi e le loro esigenze – ha spiegato la coordinatrice Malavolti -. Emerge la necessità di sostegno per donne che svolgono un lavoro autonomo con capacità e amore, in grado di inventarsi un’attività e innovare trovandosi a volte in condizioni difficili e territori marginali, dovendo conciliare lavoro e famiglia. Vogliamo gli stessi diritti delle dipendenti, o perlomeno non un divario così ampio come quello esistente oggi ad esempio in caso di malattia, assistenza ai familiari, gravidanza. Le donne in agricoltura riescono a fare reddito e a mantenere la famiglia sul territorio: questo significa anche creare comunità e mantenere vivo quel territorio. Vanno riconosciuti il valore che apportano e lo sforzo che fanno”.

“C’è un divario da colmare con politiche sociali più efficaci, così come con le competenze, anche digitali – ha sottolineato Miriam Bergamo -. Servono normative previdenziali e assistenziali per agevolare l’imprenditoria femminile; occorrono servizi, dagli asili nido alle case per anziani. Occorre poi intervenire su istruzione e formazione, incoraggiando le ragazze ad acquisire le stem, competenze tecnico scientifiche”.

Il presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, ha ricordato che il programma di mandato rivolge un’attenzione importante alle associazioni di persone che sono parte integrante della Cia (Anp, Agia, Donne in campo). “Su otto presidenti territoriali di Cia Romagna, tre sono donne. Donne in campo è importante perché è un veicolo per investire sempre di più le donne nella rappresentanza. Al di là delle quote che abbiamo previsto nei nostri organismi (30% di rappresentanza di genere), è infatti fondamentale creare percorsi che permettano alle donne di inserirsi”.

“I problemi emersi in maniera molto chiara rispecchiano tutta la società e non solo il mondo dell’agricoltura – ha osservato l’assessora Petitti nel suo intervento di chiusura -. È una questione culturale che riguarda tutti noi, famiglie, associazioni, comunità, e di cui non possono occuparsi solo le donne. Oggi tutto il carico familiare è sulle donne (36 ore contro le 4/5 ore che ricadono sugli uomini), e abbiamo bisogno di tutelare maggiormente chi oggi ha meno diritti, perché se le donne lavorano di più, l’economia cresce di più. Le imprese under 35 femminili agricole sono aumentate in questi anni, segno che c’è volontà, fermento, desiderio, potenziale per quello che possono dare per l’economia di un territorio. È giusto pretendere normative avanzate. Le istituzioni in Emilia Romagna hanno saputo fare la differenza su questi temi, ma la maternità è ancora elemento discriminante nel trovare il lavoro e nella carriera. Su questo dobbiamo insistere, investire e mettere insieme le politiche in maniera integrata (welfare, istruzione, lavoro…). Come Regione, infine, attraverso i PSR abbiamo messo a disposizione 58 milioni di euro di finanziamenti per aziende agricole “rosa” in questi anni”.

Pensioni, welfare, servizi: l’Anp-Cia scrive ai prefetti per chiedere di tutelare i pensionati

L’Anp Cia–Agricoltori Italiani ha scritto ai Prefetti del territorio per chiedere un incontro ed illustrare il documento redatto in occasione dell’Assemblea nazionale di aprile, in cui sono stati denunciati dall’associazione i pressanti problemi dei pensionati e sollecitati adeguati interventi. Intitolato “IL PAESE CHE VOGLIAMO: PENSIONI DIGNITOSE, SERVIZI SOCIO-SANITARI NELLE AREE RURALI, SERVIZI DI CITTADINANZA, VALORIZZAZIONE DEL RUOLO SOCIALE DELL’ANZIANO NELLA SOCIETA”, il documento contiene proposte e rivendicazioni nei confronti del Governo nazionale per l’aumento delle pensioni basse.

Molte pensionate e pensionati con assegni al minimo (circa 500 mensili) non riescono a far fronte alle più elementari esigenze della vita quotidiana, ricorda l’Anp-Cia. Tutelare le pensioni così basse è una richiesta sentita e sollecitata dagli associati – in particolare dalle donne che, per la carriera lavorativa spesso discontinua, si concentrano nelle classi di importo più basso.

Per di più, il recente provvedimento del Governo in materia di “pensione di cittadinanza”, a causa dei criteri di accesso individuati, non solo non risolve il problema delle pensioni minime, ma prefigura situazioni di discriminazione e ulteriori diseguaglianze tali da poter suscitare fenomeni di risentimento sociale.

Inoltre, assieme al non risolto tema delle pensioni basse, per l’Anp-Cia mancano una adeguata strategia e azione di politica sanitaria e di servizi sociali, soprattutto nelle aree interne e rurali del Paese. Le persone anziane, già in difficoltà per gli effetti della crisi di questi ultimi anni, sono coloro che maggiormente soffrono di queste carenze.

L’Anp-Cia, richiamando la petizione popolare che ha raccolto oltre 100.000 firme in tutto il Paese negli scorsi anni, reclama pensioni dignitose e rivendica adeguati interventi di carattere sociale e assistenziale. Per questo chiede l’interessamento dei Prefetti nei confronti del Governo nazionale per rappresentare il disagio in cui vivono moltissimi pensionati.

Documento Assemblea nazionale ANP-CIA 16 aprile (pdf)

Ristrutturazione vigneti – 1 luglio nuova scadenza

Con il decreto 5819 del 30/05/2019 è stata concessa dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo la proroga per presentare le domande al bando per la ristrutturazione dei vigneti per la campagna 2019/2020. La nuova scadenza è l’1 luglio 2019. La proroga risponde alle esigenze degli operatori di settore che, a fronte della scadenza al 31 maggio, avevano evidenziato la mancanza di tempo per elaborare e presentare le domande di finanziamento.

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